Scandicci e i quaranta ladroni




Scandicci, quel ridente paese della terra di Toscana ricco di storia, di architettura e divoratori di capitali pubblici che a confronto il tarlo asiatico, Anoploplora chinensi, capace di divorare un albero intero, è un infante da latte.



Ecco perché l’odierna giunta comunale, folgorata da tale illustre passato e lusinghiero pedigree entomologico, ha avuto un moto di orgoglio e fierezza e prendendosi per mano, con le lacrime agli occhi, ha deciso, la giunta e i giuntori, di tracciare uno sfolgorante percorso politico.

Un percorso problematico, però. Traccia oggi e traccia domani, ed ecco che le strade cominciano a confondersi, tutte intrecciate, attorcigliate, avvinghiate. E come si fa si son chiesti i giuntori della giunta.


– Ma siamo toscani – gridò qualcuno. È vero, esclamarono tutti!
– Siamo del PD! – urlò un giovinetto imberbe subito folgorato dai presenti ammutoliti.
– Abbiamo dato i natali a Leonardo e Dante – disse per fortuna quell’altro ancora. È vero, esclamarono tutti!
– Dobbiamo essere creativi! È vero, esclamarono tutti! 
E così fu.
La creatività prese possesso della giunta.


Novembre 2017
- C’è un certo Alì Babà (nome di finzione, n.d.r.), disse un giuntore, che vende mercanzie orientali (in realtà borse e piumini contraffatti Colmar, Woolrich e Napapijiri) che mi ha chiesto un aiuto per le sue pregiate merci.
- La soluzione è semplice – risposero altri giuntori – può stipare la mercanzia nel magazzino a piano terra.
- Quale magazzino? – rispose un assessore – a piano terra c’è solo il centralino.
- Vero – rispose un altro - ma tanto il centralista è un non vedente, che ne sa!
Geniale! E così fu.

Fin quando un giuntore dell’opposta fazione (Leonardo Batistini, segretario Lega Nord di Scandicci), scoperto l’arcano, chiamò i Vigilus i quali accorsi sul posto gridarono: – Come si permette! Chi l’ha fatta entrare? Perché ha messo questa merce rubata qui dentro? Noi la arrestiamo!
Dimostrata l’identità politica fu il giuntore avverso a chiedere spiegazioni delle merce rubata ai Vigilus.
– Chi le dà il permesso di simili illazioni? – rispose il Vigilus – Chi dice che la merce è illegale? E soprattutto come si permette di offendere l’onore di Alì Babà! Così lo mette in mezzo a una strada, povero mercante africano. Non si vergogna?
– Ah, perché voi Vigilus sapevate del magazzino illegale e anche il nome dell’africano?
– Suvvia è quasi Natale e qui c’è solo un non vedente che gliene potrà mai fregare della mercanzia contraffatta!
La merce fu “raccolta” dai Vigilus ma non denunciata (!), del resto il Natale era alle porte e non essendo merce sequestrata l’amato Alì Babà avrebbe potuto disporne liberamente.

Passano i giorni e c’è il teatro comunale ‘Mila Pieralli’ sempre vuoto, che farci?
Ed ecco la solita creatività toscana!
– Affidiamo la gestione del Teatro a un privato che provvederà a organizzare eventi municipali – disse uno dei giuntori.
– Ottima idea – disse l’altro giuntore – ma dobbiamo riconoscergli qualcosa al pover’uomo che si occuperà del teatro.
E così fu.

Il teatro fu dato un brav’uomo al di sopra di ogni parte che gestisce il teatro con un “bonus” di 110 mila euro l’anno, con utenze pagate dal Comune, può così almeno comprarsi il panino per il pranzo… E il brav’uomo nel frattempo affitta il Teatro per eventi privati per i quali percepisce fior di soldoni…

Che menti brillanti nella giunta del Partito Democratico di Scandicci.
Che creatività nell’investire i soldi dei contribuenti.
Che ingegno nel mettere a frutto il patrimonio immobiliare del Comune.

Ma questo è solo l’inizio perché c’è anche la storia del ciuccio e le lucciole…

"D'azzurro, alla casa al naturale, accostata da due torri merlate alla guelfa, il tutto sulla campagna al naturale; al canton franco d'argento al giglio di Firenze".



Fonti:


Radio Studio 54

https://www.radiostudio54.it - trasmissione di 

https://www.youtube.com/watch?v=3fFg6RzEx38


https://www.firenzepost.it/2017/11/11/scandicci-in-comune-valigie-di-merci-da-vendere-la-lega-accusa-era-magazzino-di-vu-cumpra/